Giocatori d’azzardo patologici e tossicomani da eroina a confronto con il MCMI-III

A comparison of pathological gambling and heroin addiction through MCMI-III

Dr.ssa Lucia Maria Giustina(1), Dr.ssa Annalisa Pelosi(2), Dr. Emanuele Arletti(3)

1 Psicologa Psicoterapeuta Ser.T DAI-SMDP Parma

2 Ricercatore Universitario, Dipartimento di Psicologia, Università di Parma

3 Psicologo Specializzando in Psicoterapia Sistemico Integrata presso IDIPSI.

DAI-SMDP Parma

ObiettiviScopo della presente ricerca è valutare le differenze e la comorbidità tra giocatori d’azzardo patologici e tossicomani da eroina in trattamento, sia nelle configurazioni cognitive e di personalità sia nella percezione che hanno di se stessi. É inoltre esplorata nel dettaglio la dipendenza da gioco d’azzardo di un campione di soggetti Gambler in trattamento.

Metodologia15 giocatori d’azzardo patologici, 15 tossicodipendenti da eroina, 15 soggetti di controllo, valutati con il MCMI-III; il gruppo clinico dei giocatori d’azzardo patologici è stato esplorato anche attraverso l’Intervista Diagnostica sul Gioco Patologico (Ladoucer).

RisultatiI giocatori presentano medie significativamente più alte, rispetto agli altri due gruppi, nella scala Schizoide, mentre gli eroinomani nelle scale Aggressivo- Passivo, Depressivo, Antisociale, Aggressivo-Sadistico, Borderline, Disturbi d’Ansia e Dipendenza da Droghe. Il gruppo di Controllo si caratterizza per l’elevazione delle scale Narcisistica ed Istrionica in linea con altre ricerche su campioni non clinici (Deathrage, Reztlaff, 1993).

Conclusioni: Il gruppo clinico dei Gambler presenta una configurazione di personalità alessitimica, che si evidenzia nello st ile Schizoide come incapacità di provare emozioni intense e di sperimentare piacere, scarsa mentalizzazione delle emozioni, alta soglia del dolore psichico, scarso interesse per la socialità e passività nelle relazioni interpersonali. Il GAP si configura quindi come ricerca di attivazione emotiva e strategia di coping primitiva rispetto alle emozioni. A differenza del

gruppo Gambler, nel gruppo Eroinomani è presente un’elevata attivazione emotiva e l’uso della sostanza avrebbe il significato di automedicazione rispetto all’elevata sofferenza sperimentata.

Abstract

Objectivesthis study compares pathological gambling with opiate addiction, by using the MCMI-III, in order to investigate the differences in personality and in the self-perception of.

Methods15 pathological gamblers,15 opiate addicts and 15 control subject were evaluated using the MCMI-III. Besides the gambling group was evaluated using the Diagnostic Interview about Pathological Gambling (Ladoucer).

ResultsGamblers’ scores resulted significantly higher in Schizoid scale, whereas Opiate Addicts obtained greater averages in Aggressive – Passive, Depressive, Antisocial, Borderline, Anxiety and Drug Dependence scales. In line with other research results from non clinical samples, the Control group showed a relevant elevation of Narcissistic and Histrionic scales (Deathrage e Reztlaff, 1993). Discussion: The Gamblers’ group revealed an alexithymic personality pattern, appearing in Schizoid style as inability to feel strong emotions and pleasure, inadequate emotion mentalizing, high threshold of psychache, passivity and poor interest in interpersonal relationships. GAP is therefore structured as an attempt to stimulate emotions and as a coping strategy foregoing the emotions. Differently, Opiate Addicts showed a high emotional arousal: drug abuse, hence, would be a kind of self-medication of their strong distress.

Ipotesi

Le ipotesi della ricerca sono prevalentemente orientate ad esplorare il mancato riconoscimento delle emozioni da parte dei giocatori d’azzardo patologici, ovvero ad esplorare il costrutto dell’alessitimia. Si ipotizza che i giocatori d’azzardo patologici siano caratterizzati dalla tendenza all’isolamento sociale, alla passività, alla mancanza di autenticità nelle relazioni intime e all’incapac ità nell’espressione e nella consapevolezza delle emozioni; i soggetti eroinomani sarebbero impulsivi e competitivi, oscillanti fra la sfida e la deferenza e con uno stile tendenzialmente antisociale, depressivo e passivo-aggressivo. Utilizzando la teoria evoluzionistica di Millon, i giocatori dovrebbero presentare quindi uno squilibrio nella polarità piacere-dolore rientrando tra le personalità definite carenti nel piacere (Depressiva e Schizoide). Nella personalità schizoide mancherebbe infatti la capacità di sperimentare e percepire piacere e dolore e la capacità di ricevere gratificazioni da sé e dagli altri; il depressivo, invece, avrebbe difficoltà a sperimentare il piacere e tenderebbe a fuggire dal dolore. Si ipotizza quindi un quadro di personalità alessitimico nei giocatori patologici. I tossicomani, invece, dovrebbero presentare un quadro di personalità caratterizzato da uno squilibrio e da un’inversione nella polarità Sé-altro, risultando sia personalità sbilanciate dal punto di vista interpersonale verso il polo Sé che indirizza gli ndividui verso comportamenti egoistici, sia con conflitti intrapsichici che conducono a comportamenti conflittuali verso un’oscillazione tra dipendenza-indipendenza. Si ipotizza inoltre che, in entrambi i gruppi clinici, sia presente una correlazione positiva fra una precoce età d’esordio della dipendenza da gioco d’azzardo ed un a più grave compromissione del quadro clinico. Si ipotizza anche una differenza tra gravità del Gap e della tossicodipendenza rispetto agli stili di personalità e alle sindromi cliniche. Infine, si ipotizza una correlazione fra l’entità della perdit a economica e il deterioramento psicologico.

Metodologia

Campione

La ricerca è stata effettuata su tre gruppi di soggetti:

a.gruppo clinico di 15 soggetti con diagnosi di GAP, in cura presso il Ser.T di Parma. Il criterio di inclusione è rappresentato dalla presenza del Millon-IIIcome test di personalità somministrato e dalla valu tazione specifica del GAP attraverso l’Intervista Patologica sul Gioco d’Azza rdo di Ladoucer. I soggetti sono di età compresa fra i 21 e i 65 anni (media: 4 3,87 ± 11,1);

b.gruppo clinico di 15 soggetti con diagnosi di tossicodipendenza da eroina, in cura presso il Ser.T di Parma. Il criterio di inclusione è rappresentato dalla presenza del Millon-III come test di personalità so mministrato. I soggetti sono di età compresa fra i 24 e i 46 anni (media: 3 2,53 ± 6,6);

c.gruppo normativo composto da 15 soggetti. I soggetti sono di età compresa fra i 38 e i 41 anni (Media: 39,27 ± 1,2) e la media delle età dei due gruppi clinici è il criterio di inclusione per il gruppo di controllo.

Strumenti

Cartelle cliniche

Intervista Diagnostica sul gioco patologico di Ladouceur (2000) nella versione italiana di Capitanucci e Carlevaro (2004). Si tratta di un’intervista semi-strutturata composta da 26 domande. Comprende sia i 10 criteri diagnostici dell’APA, sia alcune domande supplementari per approfondire in maniera sistematica le informazioni riportate dal giocatore. L’intervista indaga: motivi della consultazione; informazioni relative alle abitudini di gioco (inventario dei giochi praticati, difficoltà di controllo, familiarità con giochi elettronici non a soldi sin dall’infanzia e dall’adolescenza, presenza del big win, persone con cui ci si è avvicinati algioco); dettagli del problema di gioco (elementi e motivazioni all’origine del problema, frequenza e somme investite, conseguenze sociali, professionali, psicologiche e finanziarie, idee e tentativi suicidari); presenza di altre dipendenze (sigarette,

droghe, alcol, farmaci, tempo passato a navigare in Internet, abitudini sessuali, frequenza di acquisti compulsivi).

Millon Clinical Multiaxial Inventory (MCMI-III), composto da 175 item vero/falso, nella versione italiana. Il questionario presenta 24 scale cliniche suddivise in 4 categorie: stili di personalità (Sch izoide, Evitante, Depressivo, Dipendente, Istrionico, Narcisista, Antisociale, Sadico-Aggressivo, Compulsivo,Passivo-Aggressivo, Autofrustrante), disturbi di personalità (Schizotipico, Borderline, Paranoide), sindromi cliniche (Disturbi d’Ansia, Somatoforme, Bipolare-Maniacale, Distimia, Dipendenza da Alcool, Dipendenza da Sostanze, Disturbo Post-Traumatico,) e sindromi cliniche (Disturbo del Pensiero, Depressione Maggiore, Disturbo Delirante).

Procedura

La raccolta delle informazioni anamnestiche e la somministrazione dei test per i Gruppi Clinici sono state effettuate dagli operatori dell’èquipe multidisciplinare del Ser.T di Parma in fase di accoglienza,valutazione e diagnosi. La somministrazione dell’ MCMI-III per il gruppo Normativo è stata effettuata in contesto clinico. Tutti i partecipanti hanno acconsentito al trattamento dei loro dati per scopi scientifici e di ricerca. I dati sono stati codificati e analizzati attraverso l’utilizzo del software SPSS/PC® (Statistical Package for the Social Scienc es) versione 15.0.

Risultati

MCMI-III (Stili di Personalità)

Gambler

Eroinomani

Controllo

Media

d.s.

Media

d.s.

Media

d.s.

Schizoide

71,5

9,3

65,9

13,3

42,6

21,5

Evitante

53,7

24,9

65,1

18,2

30,1

19,9

Depressivo

54,2

22,9

78,6

18,7

33,9

24,8

Dipendente

55,9

25,3

65

18,1

28

24,2

Istrionico

51,9

17,9

43,3

18,7

69,6

14,3

Narcisistico

71,6

22,2

60,1

16,2

72,1

15,4

Antisociale

68,5

12,8

74,9

13,3

47,3

21,2

Aggr.-Sad.

64,7

7,9

71,6

11,9

56,8

17,2

Compulsivo

46,3

8,3

40,4

15,5

63,9

11,7

Aggr.-Pass.

66,9

22,7

80,5

5,7

44,5

17,9

Autofrustrante

57,5

25,8

63

18,6

21,1

20,4

Il gruppo Gambler evidenzia elevazioni significative nelle scale Narcisistica (in media 71,6 ± 22,2) e Schizoide (in media 71,5 ± 9,3).

Il gruppo Eroinomani presenta due picchi oltre la soglia di BR 75: gli stili di personalità Aggressivo-Passivo (in media 80,5 ± 5,7 ) e Depressivo (in media 78,6 ± 18,7), mentre la scala Antisociale è al limite del cut-off (in media 74,9 ± 13,3). Il gruppo di Controllo si caratterizza per l’evidenza della scala Narcisistica (in media 72,1 ± 15,4ed Istrionica (in media 69,6 ± 14,3), elevazioni in linea con altre ricerche su campioni non clinici (Deathrage e Reztlaff, 1993).

Relativamente alle patologie gravi della personalità e alle sindromi cliniche gravi non si rilevano elevazioni significative rispetto al Cut-Off (> BR: 65) nel gruppo dei giocatori e nel gruppo di controllo, mentre il gruppo eroinomani presenta evidenze nelle scale Borderline, Disturbi d’ansia e Dipendenza da Droghe.

Il test di Kruskal-Wallis ha indicato una differenza significativa tra i tre gruppi nelle scale Schizoide (c2=16,613, p.000), Evitante (c2=14,307, p.001), Depressivo (c2=20,345, p.000), Dipendente (c2=12,996, p.002), Istrionico (c2=13,697, p.001), Narcisistico (c2=6,767, p.034), Antisociale (c2=17,311, p.000), Aggressivo-Sadistico(c2=7,607, p.022), Compulsivo (c2= 17,384, p.000), Aggressivo-Passivo (c2= 22,857 , p.000) e Autofrustrante (c2= 18,830, p.000).

I successivi confronti a coppie (test di Mann-Whitney) hanno evidenziato differenze significative tra i due gruppi Clinici (Depressivo: U=35,0, p, 001), tra Gambler e gruppo di Controllo (Schizoide: U=17,0, p, 000; Evitante: U=52,5, p, 013; Depressivo: U=61,0, p, 032; Dipendente: U=50,5, p, 010; Istrionico: U=47,0, p, 007; Antisociale: U=41,5, p, 003; Compulsivo: U=28,5, p, 000; Aggressivo-Passivo: U=38,5, p, 002; Autofrustrante: U=31,0, p, 001), tra Eroinomani e gruppo di Controllo (Schizoide: U=44,5, p, 005; Evitante: U=22,5, p, 000; Depressivo: U=16,5, p, 000; Dipendente: U=29,5, p, 001; Istrionico: U=30,5, p, 001; Narcisistico: U=43,5, p, 004; Antisociale: U=21,5, p, 000; Aggressivo-Sadistico: U=49,0, p, 008; Compulsivo: U=26,5, p, 000; Aggressivo-Passivo: U=0,0, p, 000; Autofrustrante: U=14,5, p, 000).

Intervista Ladoucer

Il gruppo clinico Gambler spende mediamente in una settimana € 1033,3 ± 1976,9 (le somme variano ampiamente, da €150 a €7000. Relativa mente alla dimensione del denaro totale perso al gioco, si evidenziano estremamente diverse: da € 2500 fino a € 500000. La maggior parte dei giocatori (9 Gambler) afferma di essersi introdotto da sé al gioco d’azzardo, 5 dichiarano di essere statiintrodotti al gioco da parte di amici, mentre 3 giocatori hanno iniziato a giocare perchéintrodotti dal padre. Rispetto alle motivazioni che hanno condotto alla ricerca di aiuto psicologico, 8 giocatori d’azzardo patologici affermano di aver cercato una consultazione a causa di difficoltà familiari, in particolare relative a pressioni e/o minacce di rotture, 6 giocatori affermano di essere ricorsi alla consultazione a causa di difficoltà nel controllo del gioco, mentre 3 giocatori dichiarano di aver cercato una consultazione a causa della

perdita di beni importanti. In relazione all’analisi del potenziale suicidio correlato al gioco d’azzardo, 6 Gambler affermano di aver avuto pensieri suicidari negli ultimi 12 mesi e gli stessi dichiarano che tali pensieri erano legati alle problematiche generate dal gioco d’azzardo; solamente 2 giocatori dichiarano di aver previsto modalità per attuare il suicidio, ma nessuno ha fatto tentativi di suicidio. L’86,7% dei giocatori ha praticato negli ultimi 12 mesi slot-machine e/o video-poker e il 66,7% di essi ha percepito una mancanza di controllo rispetto a queste tipologie di giochi. Il 66,7 % dei giocatori ha praticato negli ultimi 12 mesi lotterie e/o Gratta e vinci, e il 26,7% di essi ha percepito una mancanza di controllo rispetto a questa tipologia di gioco. Il 40% dei giocatori ha praticato negli ultimi 12 mesi il bingo e il 6,7% di essi ha percepito una mancanza di controllo rispetto a questa tipologia di gioco. Il consumo di sigarette è la dipendenza che si associa più frequentemente al gioco (9). Dieci Gambler dichiarano una forte compromissione del funzionamento psicologico e sociale a causa del gioco. Rispetto alle motivazioni che conducono al gioco, 9 Gambler affermano di giocare per distrarsi e per fuggire dalla vita quotidiana, mentre 7 Gambler vedono nei motivi economici la causa della ricerca del gioco d’azzardo. Le motivazioni che hanno condotto al gioco d’azzardo, sono la ricerca di denaro (3) e l’insoddisfazione lavorativa (2). Tredici Gambler (86,7 %) affermano di aver fatto una vincita importante nel primo periodo di gioco: in media, in questo periodo, i giocatori affermano di aver vinto in media 3472 euro, anche se la variabilità delle vincite è molto ampia (da 300 euro a 15000). Dieci giocatori d’azzardo patologici del campione clinico presentano una situazione finanziaria caratterizzata da debiti di gioco, il cui importo si situa da i 5000 euro a oltre 100000 euro; 5 giocatori non hanno debiti.

Relazioni tra le dimensioni

Il Gambler che ha iniziato a giocare per curiosità (1) è prevalentemente tendente verso uno stile di personalità aggressivo-passivo, mentre l’inizio del gioco per una ricerca d’isolamento e di propri spazi (1) tenderebbe verso la scala Schizoide. I giocatori che hanno iniziato a giocare per ricercare denaro (3), manifestano elevazioni nella scala Narcisistica (90,7±36,2) e Antisociale (82,3±2,5). L’inizio del gioco determinato dal desiderio di rischiare per eccessiva fiducia in Sé (1) sembrerebbe correlato con lo stile di personalità I strionico. Lo stress nella gestione economica come motivazione per la ricerca del gioco (1), quindi rientrante nella dimensione del denaro, vede un’elevazione con la scala Narcisistica. Il giocatore che dichiara di aver iniziato a giocare a causa della presenza di uno stato depressivo manifesta soprattutto un’elevazione nella scala Narcisistica, mentre l’inizio del gioco avvenuto in corrispondenza di una situazione di frustrazione e di insoddisfazione per la propria vita manifesta un’elevazione prevalente nella scala Autofrustrante.

La correlazione (coefficiente rho di Spearman) fra l’entità del denaro perso e gli stili di personalità/patologie gravi illustra una correla zione significativa e discretamente intensa con la scala di Personalità Aggressivo-Sadistica.

Schizoide

Evitante

Depressivo

Dipendente

Istrionico

Narcisistico

Antisociale

Denaro perso al

-,160

-,320

-,088

-,333

,299

,407

,225

gioco in totale

Aggr.-Sad.

Compulsivo

Pass.

Autofrustrante

Schizotipico

Borderline

Paranoide

(rho)

,561*

-,405

,086

-,304

-,317

-,163

,066

*p < ,05

La correlazione (coefficiente rho di Spearman) fra l’entità dei debiti di gioco e gli stili di personalità/patologie gravi evidenzia una correlazione piuttosto intensa con la scala di Personalità Aggressivo-Passiva

Schizoide

Evitante

Depressivo

Dipendente

Istrionico

Narcisistico

Antisociale

Denaro perso al

-,361

-,250

-,205

-,389

,089

-,245

-,437

gioco in totale

Aggr-Sad

Compulsivo

Aggr-Pass

Autofrustrante

Schizotipico

Borderline

Paranoide

(rho)

-,372

,308

-,539*

-,240

-,338

-,101

-,513

*p <,05

Discussione

Relativamente agli stili di personalità, il gruppo Gambler mostra elevazioni significativamente più alte rispetto al gruppo degli eroinomani e al gruppo di controllo nelle scale Schizoide e Narcisistico.Tendenzialmente i soggetti con Stile di Personalità Schizoide manifestano scarsi e periferi ci interessi nelle relazioni sociali e familiari e i soggetti schizoidi sono tendenzialmente poco spontanei, apatici, passivi e con un basso livello di sensibilità percettiva (sem brano infatti avere una capacità di introspezione minima ed una bassa consapevolezza di sé). Rispetto alle polarità individuate da Millon, lo stile di personalità schi zoide si pone sul versante passivo / distaccato, caratterizzato dalla mancanza di relazioni significative con gli altri e dalla mancanza di interesse ad avere relazioni interpersonali; la polarità di accomodamento passivo basso piacere / basso dolore si esprime nella tendenza verso una bassa ricerca e sperimentazione del piacere e dell’auto-soddisfazione e verso una bassa sperimentazione del dolore, probabilmente per un’acquisita bassa tolleranza al fallimento. Lo Schizoide non manifesta l’ansia anticipatoria tipica della personalità evitante ma incarna il principio del ritiro emotivo e della non ricerca di relazioni

interpersonali e sociali. L’elevazione nella scala Narcisistica caratterizza soggetti la cui fonte primaria del piacere è data dal concentrarsi su di sè in modo passivo, poichè le esperienze primarie hanno insegnato loro a sopravvalutare il proprio valore personale. Questa fiducia in se stessi ed il senso di superiorità che ne deriva possono basarsi su false premesse, ossia senza il sostegno di azioni reali o mature; nonostante ciò sono fermamente convinte che gli altri riconosc ano le loro doti particolari. I soggetti che tendono verso uno stile di personalità narcisistico mostrano un’ esagerazione dei successi, una sicurezza pretenziosa; frequentemente sono percepiti come egoisti, alteri ed arroganti. Nelle relazioni tendono ad utilizzare gli altri per accrescere se stessi e soddisfare i propri bisogni senza assumersi reciproche responsabilità. Cognitivamente mostrano megalomania , mentre il temperamento appare caratterizzato da indifferenza e imperturbabilità (tranne quando la loro sicurezza narcisistica viene scossa). Rispetto alle polarità individuate da Millon, lo stile di personalità narcisistico si pone sul versa nte passivo / indipendente, poiché i soggetti narcisisti tenderebbero a pensare di essere più capaci degli altri e a dire loro cosa fare mostrando un’elevata stima di sé; la polarità sè-altro nel narcisista implica enfatizzazione del sé (sé grandioso) per trovare modalità auto-riferite per condurre la propria vita, pertanto ci si colloca sul versante dell’accomodamento passivo sé alto / altro basso, ovvero tendono a porsi nelle relazioni in modo stazionario e dipendente, nella convinzione di essere più capaci degli altri, ed utilizzano le relazioni stesse per trarre conferme del proprio sé grandioso.

Il gruppo Eroinomani evidenzia elevazioni significativamente più alte, rispetto al gruppo gambler e al gruppo di controllo, nelle scale Aggressivo-Passivo, Depressivo e Antisociale. Lo stile di personalità Aggressivo-P assivo (o Negativistica) implica tendenzialmente irascibilità, affettività labile e stati d’animo incostanti; spesso i soggetti sono gratificati dal demoralizzare gli altri e a diminuirne la soddisfazione. Tali individui si percepiscono di frequente insoddisfatti, incompresi, non apprezzati dagli altri; inoltre sono spesso pessimisti e di cattivo umore. I controlli regolatori appaiono carenti (stimoli esterni evocano di frequente reazioni capricciose ed oscillanti); a livello interpersonale si mostrano tendenzialmente ambivalenti, assumendo ruoli conflittuali e mutevoli (passano dal consenso dipendente all’indipendenza assertiva) ed usano un comportamento imprevedibile per provocare disagio negli altri. Rispetto alle polarità individ uate da Millon lo stile di personalità aggressivo-passivo si colloca sul versante attivo / ambivalente, poichè tali soggetti si sentono tendenzialmente inadeguati e bisognosi di sostegno ma non si fidano delle abilità altrui e tendono a mettere gli altri su un piedistallo, sperimentando così un conflitto nei poli dipendenza / indipendenza. Lo stile di personalità Depressivo implica un forte senso di perdita, di rinuncia e manca la speranza di poter vivere nuovamente il senso di gioia ( ciò lo differenzia d allo stile di personalità Evitante, nel quale lo schema attuato dal soggetto è un eccesso di vigilanza che ha lo scopo di anticipare il dolore e che comporta, come conseguenza, una sorta di indifferenza verso la gioia). Un soggetto con personalità depres siva appare indifeso nelle relazioni interpersonali e caratterizzato da un’immagine di sè come privo di valore,

probabilmente a causa della presenza di rappresentazioni interne di tipo abbandonico. Rispetto alle polarità individuate da Millon, i sog getti con personalità depressiva si collocano sul versante di accomodamento passivo basso piacere / alto dolore, ossia sperimentano tendenzialmente il dolore in modo permanente mentre il piacere è un’esperienza che è concepita come impossibile. Lo stile di personalità Antisociale implica tendenzialmente un’affettività caratterizza ta da ostilità, con temperamento irascibile e combattivo che può condurre a frequent i discussioni verbalmente ingiuriose o a crudeli scontri fisici. Tali soggetti si percepiscono assertivi, energici e cocciuti; il loro stile di vita è caratterizzato da competitività ed è orientato al potere. A livello interpersonale sono tendenzialmente vendicativi e denigranti verso i valori umani quale ad esempio la compassione sociale; inoltre difficilmente avvertono la paura, questo in quanto sono ipertimici (hanno alti livelli di attivazione, ossia rispondono impulsivamente ed in modo accelerato e vigoroso). Tendono, infine, a giustificare i propri atteggiamenti ostili, di sfiducia e vendicativi attribuendoli agli altri, che spesso accusano di essere controllanti e punitivi. Rispetto alle polarità individuate da Millon la personalità antisociale si colloca sul versante attivo / indipendente, poiché i soggetti che incarnano questo stile di personalità tendono a vedere il mondo come una situazione competitiva, in cui raggiungere i propri obiettivi significa essere forti e dominanti attraverso il controllo e il potere, pagando il prezzo di ferire gli altri; queste considerazioni permettono inoltre di comprendere perché in merito alla polarità sè-altro i soggetti con personalità antisociale si collocano sul versante di modificazione attiva sé alto / altro basso. Tuttavia è indicato interpretare con cautela quest’ultima elevazione del campione eroinomani poiché la ricerca include soggetti con pregressa o attuale tossicodipendenza che

hanno risposto affermativamente a domande relative a

attività illegali

che

non

vengono condotte stabilmente ma che spesso sono

condizionate

dallo

stato

astinenziale del suddetto disturbo e ristrette agli stati di tossicodipendenza attiva.

In merito alla polarità piacere-dolore, i dati dell a ricerca evidenziano una differenza fra il gruppo Gambler e il gruppo Eroinomani. I giocatori esaminati presentano uno squilibrio nella polarità piacere-dolore rientrando tra le personalità definite da Millon carenti nel piacere: lo Schizoide, infatti, manca della capacità di sperimentare piacere e dolore e di ricevere gratificazioni da sé e dagli altri. Tale configurazione di personalità risulta consonante con l’ipotesi che il giocatore d’azzardo sia caratterizzato da un deficit rispetto alla capacità di sperimentare le emozioni. Il gioco d’azzardo patologico nei soggetti in cui è prevalente lo stile di personalità schizoide, potrebbe pertanto essere ricondotto alla ricerca di una attivazione emotiva che il soggetto non riesce a trarre dalle relazioni interpersonali. Gli eroinomani esaminati presentano, come detto, elevazioni significative nelle scale Depressivo, Aggressivo- Passivo, Antisociale e Borderline: si tratta pertanto di soggetti che sperimentano e percepiscono un marcato vissuto di sofferenza psichica, maggiormente vulnerabili ai disturbi dell’umore e d’ansia in asse I del DSM IV e che tendono all’instaurazione di legami ambivalenti ed instabili. A differenza del gruppo Gambler, sarebbe quindi presente un’elevata attivazione emotiva e l’uso del la sostanza avrebbe il significato di

automedicazione rispetto all’elevata sofferenza sperimentata. Questi dati sembrano confermare le ipotesi della ricerca relative alla presenza di Alessitimia (letteralmente significa “non avere le parole per le emozioni” e può considerarsi un possibile deficit della funzione riflessiva del sé. È definibile come un insieme di deficit della competenza emotiva ed emozionale, palesato dall’incapacità di mentalizzare, percepire, riconoscere e descrivere verbalmente i propri e gli altrui stati emotivi; è un possibile deficit della funzione riflessiva del Sé)nei giocatori d’azzardo patologici e alla differenza tra Gambler ed Eroinomani nella polarità piacere-dolore; gli stessi dati, inoltre, risultano consonanti con i risultati emersi da una ricerca effettuata presso l’università di Chieti-Pescara (Fulcheri, Marchetti e Verrocchio, 2010), che aveva lo scopo di confrontare giocatori patologici e tossicomani da eroina con il MCMI-III.

Esaminando le polarità sé-altro (o soggetto-oggetto) e passività-attività, emerge che il gruppo Gambler si pone tendenzialmente sul versante passivo, come risulta dalla elevazioni nelle scale Schizoide e Narcisistico. I giocatori esaminati, quindi, potrebbero manifestarsi come carenti nelle capacità progettuali e relazionali, che implicano l’instaurarsi di relazioni stabili e altamente funzionali con gli altri, e tendere ad affidarsi alla fatalità, alla casualità del gioco, per poter tollerare in modo migliore gli stati affettivi e/o per soddisfare specifici bisogni psicologici. Sembrano caratterizzati da isolamento sociale, mancanza di energia e di relazioni intime con gli altri, mancanza di interesse o di capacità ad espri mere sentimenti ed emozioni; inoltre tenderebbero a manifestare livelli bassi di ricerca di sostegno sociale e a privilegiare relazioni distaccate. Tali caratteristiche di personalità sembrano confermare alcune ipotesi presenti in letteratura circa i meccanismi psicologici sottesi al gioco d’azzardo patologico, tra cui quelle secondo cui a fungere da rinforzo per i giocatori patologici sarebbe, più che il denaro, l’eccitazione esperita durante l’attività di gioco (Oei e Raylu, 2002), una scarsa tolleranza alla noia e agli eventi ripetitivi (Zuckerman, 1983), un bisogno di fuga e di evitamento per colmare un vuoto ed evitare i problemi (Griffiths, Wood, 2007). Il gruppo eroinomani, al contrario, si pone sul versante attività, come risulta dalle elevazioni nelle scale Antisociale, Passivo-Aggressivo e Borderline. I tossicodipendenti, quindi, appaiono come soggetti che dipendono dagli altri, che ricercano attivamente le relazioni sociali ed interpersonali, ma che sperimentano legami instabili e ambivalenti. Benché la personalità Passivo- Aggressiva e la patologia Borderline si distinguano per differenti modalità di funzionamento, in entrambe si riscontra la presenza di un conflitto tra dipendenza e autonomia dal quale ne deriva l’ambivalenza sperimentata nelle relazioni con gli altri che, se da una parte vengono ricercati come fonte di rassicurazione, dall’altra vengono percepiti come limitanti le proprie scelte o abbandonici.

Il campione dei giocatori d’azzardo patologici non presenta elevazioni significative per ciò che concerne le sindromi cliniche. Nel camp ione Eroinomani, al contrario, l’elevazione significativa di alcuni stili di personalità (in particolare Aggressivo- Passivo e Depressivo) che implicano una maggiore attivazione emotiva, potrebbe probabilmente spiegare la presenza di sindromi cliniche quali Disturbi d’Ansia,

Distimico e Maniacale-Bipolare. Queste considerazioni sembrano confermare l’ipotesi della ricerca relativa alla presenza di una differenza tra la gravità del Gap e della tossicodipendenza da eroina rispetto agli stili di personalità e alle sindromi cliniche.

Non sono emersi dati significativi che possano corroborare le ipotesi di una correlazione positiva fra una precoce età d’esordio della dipendenza da gioco d’azzardo ed una più grave compromissione del quadro clinico e di una correlazione fra l’entità della perdita economica e il deteriora mento psicologico.

Un ulteriore dato interessante emerge confrontando la scala Schizoide con la scala Narcisistica, la quale risulta essere un’elevazione importante nel gruppo dei giocatori. Le due scale tendenzialmente si escludono reciprocamente, ovvero i giocatori che presentano un’elevazione significativa in una di esse non manifestano, nella maggior parte dei casi (13), elevazioni altamente significative nell’altra (2 soggetti presentano elevazioni simili nelle due scale). Per i soggetti che presentano un’elevazione nella scala Narcisistica, giocare d’azzardo potrebbe rappresentare una modalità per mettere alla prova le proprie abilità e per sfidarsi con lo scopo di aumentare la propria autostima attraverso la vincita e la possibilità d i guadagnare significative somme di denaro. Il ricorso al gioco d’azzardo sarebbe, quindi, in accordo con la competitività spiccata dei soggetti che presentano tale stile di Personalità. Lo stile di personalità schizoide, invece, potrebbe ricercare attraverso il comportamento di gioco d’azzardo un’ attivazione sul piano emotivo che generalmente è deficitaria nelle relazioni interpersonali. In specifico nei Gambler con elevazione significativa nella scala di personalità Schizoide, si evidenzia la scelta di sl ot-machine come tipologia di gioco prevalente. Il gioco delle slot-machine è tipicamente solitario, non richiede la sfida con altri giocatori e l’acquisizione di regole e conoscenze complesse per il suo svolgimento e sembrerebbe, dunque , colludere con la tendenza al ritiro sociale e con il deficit di capacità relazionali dello schiz oide, con il rischio conseguente di aumentarne l’isolamento e lo stato di alienazione emotiva. Il ricorso a questo tipo di gioco potrebbe essere interpretato come una modalità involutiva ma tuttavia compensativa rispetto ai deficit emotivi e relazionali.

Non sono emersi dati significativi fra la tipologia di personalità prevalente (Schizoide o Narcisistica) e la tipologia di gioco praticata; pertanto, dato l’esiguo numero di giocatori esaminati, risulterebbe necessario un approfondimento rispetto alla correlazione fra la configurazione di personalità e la tipologia di gioco adottata.

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